“Riflessioni”
di Beatrice Buscaroli
... Le diciotto sculture che
Peter
Demetz
presenta a Roma sono uno sviluppo ulteriore del suo pensiero elegantissimo e austero e della sua tecnica ineccepibile. Nascono e vivono nel legno, ma risuonano dei colori e della luce, del sole e della neve, dei vestiti e dell’acqua. ...
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Roma
testo nel catalogo "Riflessioni"
2011
L'opera scultorea di Peter Demetz
di Adam Budak
... Fuori da un tempo chiaramente definito, all’interno di uno spazio anonimo e quasi astratto, troviamo luoghi popolati da un’elevata intensità spirituale, palcoscenici per gli atteggiamenti, le situazioni e i problemi ordinari della gente, creati in base alle osservazioni dell’artista oppure alle sue stesse fotografie e ai suoi modelli. ...
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San Martino in Badia
catalogo della Triennale Ladina
2010
Gli idilli silenziosi di Peter Demetz
di Vittorio Sgarbi
Per chi avesse pensato che la ricerca artistica è arrivata a consumare tutte le possibilità espressive, l’opera di Peter Demetz sembra concepita per contraddirlo. Classica, misurata e insieme moderna, l’opera di Demetz non mostra soggezione rispetto alla ricerca precedente e neppure desiderio di stupire. …
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Spoleto
testo nel catalogo "Stanze"
2010
Peter Demetz: la metafisica del quotidiano
… Le opere di Demetz sembrano degli still frames di un serial che dobbiamo ancora scoprire e di cui l’artista ci fornisce delle anticipazioni. Non si tratta di creare delle storie riconoscibili, ma l’artista mostra delle attitudini, qualcosa che dovrà ancora sciogliersi in un racconto. …
… Nelle sue sculture anche il tempo rallenta perché è lo spazio che determina tutto. Sono le relazioni visive e percettive che aprono allo spettatore la logica di ogni opera e invitano a partecipare ad una narrazione che sta sempre per cominciare o è appena finita. …
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Valerio Dehò
Bologna
'08 articolo su „Arte“
Peter Demetz. Le stanze dell’io
… Lo scultore sembra voler sfidare i passaggi dimensionali, gli stargate che permettono di andare oltre ciò che solitamente definiamo realtà, per poter accedere in uno stato dove l’individuo, perduta la sua maschera sociale, ritrova in pieno se stesso e la propria integrità interiore. …
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Maurizio Vanni
Firenze
testo nel catalogo '07
L’anima moderna del legno
Peter Demetz. Trompe-l’oeil e prospettive impossibili per il teatro della quotidianità
… Colti in momenti di riflessione, in quell'attimo in cui la realtà si congela perché l' anima avverte che sta succedendo qualcosa di speciale, i personaggi di Peter Demetz (Bolzano, 1969) abitano spazi architettonici costruiti come piccoli teatri, in cui le quinte creano prospettive trompe- l'oeil e spazi impossibili. E la sensazione di irrealtà si acuisce quando, nell'avvicinarsi un po' alla scultura, ci si accorge che il tutto tondo che ci si aspettava è in realtà un bassorilievo. … [leggi tutto]
Alessandra Redaelli
Milano
2008 Rivista „Arte“
Nebenräume gli spazi dell’io
... E, prendendosi gioco delle nostre consolidate certezze, l’artista coglie lo speciale nell’ordinario, restituisce la tensione poetica al gesto semplice, evoca la complessità del vivere con le sue incognite e variabili. Demetz, di fronte ai suoi teatrini con il sipario alzato, ci costringe a cambiare posizione e quindi anche punto di vista, per vedere meglio, per vedere di più. ... [leggi tutto]
Iliana Borrillo
Cento (FE)
2008
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